C’era una volta…
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.
Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo per ragazzi scritto da Carlo Collodi. La prima metà apparve originariamente a puntate tra il 1881 e il 1882, pubblicata come La storia di un burattino, poi completata nel libro per ragazzi uscito a Firenze nel febbraio 1883. Racconta le esperienze accidentali – dannose e crudeli, ma attraenti e ricche di colpi di scena – di una marionetta animata, Pinocchio, prediletto da suo padre, Mastro Geppetto, un povero falegname.
Collodi inizialmente pubblicò l’opera a puntate, quasi per caso e senza troppa voglia, sulla prima annata del 1881 del Giornale per i bambini , un periodico settimanale, nella quale furono pubblicati i primi otto episodi. Collodi definisce il suo lavoro «una bambinata» e dice al direttore del giornale: «Fanne quello che ti pare; ma, se la stampi, pagamela bene, per farmi venire voglia di seguitarla». Il titolo della fiaba, all’inizio, fu: La storia di un burattino.
Particolare interessante, nell’ultimo episodio dell’anno si legge: Continuazione e fine. L’intenzione di Collodi era infatti quella di concludere il racconto con il burattino che, impiccato, «stirò le gambe e, dato un gran scrollone, rimase lì come intirizzito.» In seguito alle proteste ansiose e rammaricate dei piccoli lettori, il giornale convinse Collodi a continuare la storia. Il lavoro, tuttavia, non fu agevole, tanto che occorsero altri due anni per vederne la conclusione, giungendo al classico finale che oggi si conosce, con il burattino che assume le fattezze di un ragazzo in carne e ossa. Dalla seconda annata in poi, la favola mutò definitivamente il titolo in: ‘’Le avventure di Pinocchio’’.
La prima edizione in volume venne pubblicata, con alcune modifiche, nel 1883.
Ho reinterpretato in forma di LEGO molti dei personaggi del libro: il protagonista Pinocchio, Geppetto, il Grillo parlante, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe, la Fata dai capelli turchini, Lucignolo e molti altri, ho fatto prender vita alle loro avventure fino al sofferto e insperato lieto fine.